Narni e dintorni

Narni e la basilica di San Valentino

Mentre Narni ha come patrono san Giovenale, la 'cugina' Terni venera san Valentino, protettore degli innamorati celebrato il 14 febbraio. Ma pochi sanno che la chiesa a lui intitolata,e che ne ospita le spoglie, fino al 1219 apparteneva proprio ai narnesi.

La chiesa contesa A raccontare l'esistenza di una chiesa di San Valentino è il 'Liber Pontificalis' di papa Zaccaria nella metà dell'VIII secolo. Proprio qui, secondo le cronache, nel 742 si sarebbe tenuto l'incontro del pontefice con il re dei Longobardi, Liutprando, che decretò la nascita ufficiale del Patrimonio di San Pietro. Il terreno su cui era costruita a quel tempo apparteneva a Narni insieme al vicino castello di Perticara, ma per protestare contro questo 'scippo', ogni 14 febbraio i ternani erano soliti fare una processione e portare dei ceri al santo.

Pace fatta fra Terni e Narni
Il ritorno del vescovo Valentino 'a casa' avvenne solo nell'ottobre 1219, quando la basilica rientrò fra i possedimenti della diocesi di Terni, istituita nuovamente l’anno prima, per volontà di papa Onorio. Dal canto suo, il consiglio comunale di Narni decise di distruggere il castello di Perticara, con la promessa di non riedificarlo mai più. Nella stessa zona, nel 1605, alcuni scavi riportarono alla luce il corpo del santo racchiuso "in un'arca fatta con lastre di marmo, incisa con un segno di croce", come raccontano gli statuti comunali dell'epoca. Oggi quelle spoglie riposano nella nuova basilica di San Valentino, meta ogni anno di centinaia di promessi sposi e coppie che festeggiano l'anniversario di matrimonio.

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