Alla scoperta dell'Umbria, sul cammino dei Protomartiri Francescani
Terni, Stroncone, Aguzzo, Calvi dell’Umbria, Narni e San Gemini. Sono le sei tappe del Cammino dei Santi Protomartiri Francescani, percorso che riscopre le origini francescane del territorio inaugurato nell'ottobre 2015. Un'occasione per conoscere da vicino alcuni dei luoghi e dei monumenti più suggestivi dell'Umbria meridionale.
Chi sono i Protomartiri Berardo da Calvi dell’Umbria, Adiuto di Narni, Accursio Vacuzio da Aguzzo, Ottone da Stroncone e Pietro
da San Gemini. Questi i nomi dei quattro missionari francescani - i primi della storia - inviati dal Poverello di Assisi a evangelizzare le terre dei Saraceni in Spagna e poi uccisi in Marocco nel 1220. Le loro spoglie sono oggi conservate nella chiesa di Sant'Antonio di Padova a Terni.
L'itinerario Il Cammino si sviluppa per 100 chilometri percorribili a piedi in sei tappe: Terni-Stroncone, Stroncone-Calvi dell’Umbria-Calvi dell’Umbria-Narni, Narni-San Gemini, San Gemini-Cesi, Cesi-Terni. Lungo il percorso si incontrano le principali emergenze culturali e turistiche della provincia: dalla cascata delle Marmore al lago di Piediluco, i parchi di San Pancrazio e quello delle fonti di San Gemini, ma non solo. Tante le chiese dedicate a san Francesco, praticamente in ognuna delle città e dei paesi coinvolti nel progetto, e i siti storici toccati, fra cui il parco archeologico di Carsulae. A Narni e dintorni ci sono il Sacro Speco, la rocca di Albornoz, il ponte di Augusto, il duomo, l'abbazia di San Cassiano e il santuario della Madonna del Ponte, senza dimenticare le chiese di Santa Pudenziana e di San Michele Arcangelo (a Schifanoia).
Il progetto Questo nuovo itinerario religioso si appoggia alle principali strutture ricettive della zona, tutte segnalate da una apposita cartellonistica. Hotel, bed and breakfast, agriturismi e non solo. Un po' come avviene lungo il Cammino di Santiago de Compostela, tra la Francia e la Spagna, è in programma lo sviluppo di un'accoglienza 'povera' destinata ai pellegrini muniti di regolare credenziale, grazie ai locali messi a disposizione da istituzioni, enti pubblici, privati e religiosi. Il sogno? Costruire una rete fra Umbria e Toscana e legare il Cammino dei Protomartiri alla Via Francigena.