Enogastronomia

La Corsa all'Anello di Narni e le Taverne dei Terzieri per degustare i piatti medievali

Le Taverne di Fraporta, Mezule e Santa Maria di Narni offrono un vero e proprio tuffo nei sapori della cucina del Medioevo, si possono degustare gli squisiti Manfricoli ed altre pietanze dell'Età di Mezzo narnese, il tutto immersi nell'atmosfera magica del Torneo medievale

La festa di Narni si conclude con una corsa di cavalli, è vero. Ma la Corsa all’Anello è diventata, e sempre più lo diventerà, anche un luogo di cucina deliziosa, sempre varia, sempre più adeguata alle esigenze dei visitatori. Qualche tempo fa puntare sul cibo sembrava significasse una riduzione della qualità intrinseca delle festa. C’è stata però una occulta richiesta pressante di nuove sensazioni da parte di coloro che visitavano il Centro Storico: i tre Terzieri ora sfornano piatti su piatti. Addirittura per qualche anno anche lo stellatissimo Chef Giorgione scendeva in una taverna a cucinare. Ma c’è stata anche un salire di qualità dellehostarie, una volta davvero antri con poca igienicità, poca luce: oggi sono supercontrollate, con menù raffinati, con cuochi all’altezza. Certo, il piatto forte era e rimane il "manfricolo”, quell’impasto "magico” di acqua e farina, che si coniuga con tantissime varianti, pancetta, in bianco e decine di altre specialità. Però sui secondi si scende sulla tradizione perché dappertutto si mangia il cinghiale, qualcuno potrebbe dire, e meno male, ma anche la trippa, la coratella, gli arrosticini, la carne arrosto. E poi i Terzieri ci tengono a far sapere che un po’ tutto è a chilometro zero, il che significa non solo sostegno alle aziende locali, ma anche quale ricerca della qualità. Scrivere di un menù, darne giudizi diventa quasi pleonastico: in ogni taverna c’è ambiente, suggestione, sicurezza e qualità. Poi ognuno se lo gira come vuole. Oppure può anche rimanere a zonzo per la città, degustando la pizza, anche questa una specialità assoluta.

Una città culinaria? Ebbene, l’Associazione Ente Corsa all’Anello ci punta davvero tanto. E proprio per sottolineare questa caratteristica, ecco che nel centro storico hanno aperto ben quattordici ristoranti, che per certi versi "assistono” le taverne durante i giorni della festa, tanti punti di ristoro, ognuno, ovviamente con peculiarità importanti ma che in parte sono frutto di una tradizione che si sempre più consolidando in città.

 

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