I protagonisti

Corsa All'Anello di Narni 2021: vince il Terziere Fraporta

Riviviamo le emozioni della vittoria attraverso il racconto di uno dei protagonisti fondamentali, Cavaliere di Fraporta nella Giostra Medievale di Narni (prov. di Terni - Umbria), famosa in tutto il mondo

Quando è entrato in campo per l’ultima corsa della terza Tornata lo sapeva che aveva la vittoria sulla sua lancia: Leonardo Piciucchi, una ventina d’anni o poco più, era un debuttante al "campo de li giochi", doveva fare il percorso netto e portare ai giudici i tre anelli per evitare che Mezule gli arrivasse addosso e costringesse il suo terziere, Fraporta, ad uno spareggio, che, come per i rigori calcistici, è sempre una lotteria. Man mano che fluivano i risultati era sempre più chiaro che sarebbe stato lui il cavaliere decisivo. "Ai box mi tappavo le orecchie per non pensare e speravo che i miei colleghi, Luca Paterni e Jacopo Rossi, risolvessero la questione. Avevo la tremarella”. Ma, come capita agli uomini di sport, una volta entrato nel campo tutto era passato, solo concentrazione e forza dei propri mezzi. Nella gara contro Santa Maria era nettamente in testa, pronto a prendere tutti gli anelli, ma un bandierone dei supporters arancioneri, sventolato in maniera inopportuna, aveva fatto scartare il suo cavallo, Don Medellin, e c’era voluta la sua abilità per mantenerlo all’interno della pista. Però aveva perso l’allineamento con l’anello, che aveva mancato per un pelo. Il meccanismo della gara l’aveva rimandato ancora ai box, a "rosolarsi” con la sua ansia. Poi la voce stentorea del giudice di gara: "cavalli in campo”. Ed ecco che Leonardo Piciucchi prendeva con sicurezza la lancia. Nemmeno uno sguardo allo stallo avversario di Mezule perché sapeva che la corsa la doveva fare lui. Ed è stata un’apoteosi: sempre in testa, sempre sicuro, e questa volta tre anelli da scaricare al giudice di gara, tra la gioia di coloro che tifavano per il terziere rossoblu. Ecco, allora, la vittoria a coronamento di dieci anni di attesa. "La nostra è una squadra affiatata” ci tiene a dire Leonardo, che ha voglia di spartire la gioia coi coequipers, con tutti coloro che hanno vissute le lunghe serate in scuderia a sperare, a sognare, sacrificare un po’ il lavoro per essere disponibile, lui che è un tecnico audio di grandissima levatura, abituato a girare l’Europa negli studi di registrazione delle star. Lo sanno tutti che il peso della responsabilità in questa edizione della corsa è stata tutta sulle sue spalle, quelle giovani di Leonardo Piciucchi ed ora tutti se lo coccolano. Quando si vince si ha voglia di estendere la partecipazione della vittoria, "Ai capitani, Edoardo SecondiLuca Saltimbanco, che hanno creduto in me dopo il grave incidente del 2018, dopo il quale sembrava che la mia carriera di cavaliere fosse finita. Ma anche al mio indivisibile cavallo, Don Medellin, anch’esso un esordiente, che ha tenuto bene la folla ed il vociare, dimostrandosi docile e sicuro. Gran parte della vittoria va ascritta a lui”. Ora si gode la popolarità e la fama nel mondo delle giostre, un circuito che abbraccia tutta l’Italia ed è fatto di grandi cavalieri: "Se mi chiameranno avrò il piacere di misurarmi anche in altre piazze. Aspetterò con fiducia. Ma d’altra parte mancano solo otto mesi alla prossima corsa all’Anello, quella di maggio. E lì ci sarà, coi miei compagni, di sicuro”.


Foto: Marco Santarelli

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