Enogastronomia

La ricetta: Manfrigoli agli asparagi e salsiccia

La ricetta - Manfrigoli agli asparagi e salsiccia

Uno dei piatti simbolo delle taverne della Corsa all'Anello è un primo tipico della cucina narnese: i Manfrigoli agli asparagi e salsiccia. Una ricetta 'di stagione', ancora più buona se preparata con gli asparagi selvatici freschi che fra aprile e maggio crescono nelle campagne umbre. In caso di voglie extra primaverili si può optare anche per quelli surgelati, da appena colti.

 

 

Acqua e farina - I manfrigoli sono una delle tante varietà di pasta artigianale fatta con acqua e farina (e tassativamente senza uova) diffusa in vari paesi del centro Italia con il nome di strangozzi, strangozzi, pici e ciriole. Tutti simili alle tagliatelle, ma più grossolani e irregolari. L'impasto viene lavorato su una spianatoia di legno (chiamata spianatora, in dialetto locale) ricoperta di farina, fino a ottenere una sfoglia abbastanza spessa, poi tagliata in strisce allungate e arrotondate sfregando con le mani. Proprio da questo movimento deriva il nome della pasta, che letteralmente vuol dire 'sfregato a mano'.

 

Come si preparano - Una volta pronti, e lasciati asciugare per un'oretta sulla spianatoia, i manfrigoli vanno cotti in acqua bollente salata e scolati dopo 2-3 minuti, quando cominciano a venire a galla. Possono essere conditi con una salsa composta da salsiccia soffritta in padella con olio d'oliva e asparagi, quindi cosparsi di pepe e pecorino umbro. Un abbinamento gustoso, perfetto per aprire un pranzo a base di carne alla brace, formaggi e vino rosso. Made in Umbria.

 

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