
Il Comune di Narni vuole diventare un vero museo diffuso medievale
L'Assessorato al Turismo ed alla Cultura presenta un nuovo obiettivo, un innovativo progetto di rilancio e valorizzazione del grandissimo patrimonio artistico e culturale della città di Narni (Umbria), attraverso una nuova visione dell'offerta e della promozione turistica
Sono cinque i siti turistici e culturali del centro storico inseriti nel
bando di gestione del sistema integrato pubblicato dal Comune di Narni. Si
tratta di Palazzo Eroli, sede dell’omonimo museo e della biblioteca, Palazzo
dei Priori, in particolare l’info point turistico, la Rocca Albornoz, il
complesso monumentale di San Domenico e il teatro Giuseppe Manini. Lo annuncia
l’assessore a turismo e cultura di Narni, Lorenzo Lucarelli, che dichiara: "Il
bando è la sintesi di un procedimento che ha richiesto una lunga fase di
studio, analisi e confronto per costruire una visione, un programma di
indirizzo, prima ancora che un atto pubblico. La pandemia ha fatto emergere un
tema su cui già ci stavamo interrogando, quello della fruizione del nostro
patrimonio materiale e immateriale. C’è oggi la necessità di superare le
logiche di gestione finora messe in atto, a favore di un approccio capace di
leggere e interpretare il presente, con uno sguardo all'orizzonte temporale di
medio-lungo periodo, in linea sia con gli indirizzi regionali sul turismo, che
con la programmazione europea in tema di cultura e creatività”. Il bando,
spiega sempre l’assessore, è strutturato su due assi portanti. Il primo
riguarda la produzione culturale, la fruizione e l’audience engagement. "Un
nuovo modo di vivere i luoghi dell’arte e della cultura che, pur non
rinunciando al valore della conservazione, fanno della fruizione partecipata la
chiave di volta necessaria a trasformare dei "contenitori” in "attivatori
culturali”, spiega Lucarelli. Il secondo asse è inerente alla destination
management e al marketing territoriale. "Si tratta di una pianificazione
strategica, di un’organizzazione e di uno sviluppo e commercializzazione della
destinazione turistica a partire dalla definizione dell’identità, dalla
creazione condivisa di nuovi immaginari turistici e culturali in grado di
parlare i linguaggi della contemporaneità e della sostenibilità ambientale ed
economica”, chiarisce ancora l’Assessore. L’affidamento in gestione durerà sei
anni, la scadenza per presentare la domanda di partecipazione è fissata all’11
gennaio 2021.