Narni e dintorni

L'antica chiesa di San Domenico

la chiesa di San Domenico, una delle più antiche di Narni, risale al XII secolo e assunse il nome attuale solo nel 1304. Caratterizzata da una facciata a capanna e dai sotterranei usati come carcere dall'Inquisizione, oggi è usata come auditorium

La chiesa di San Domenico è una delle più antiche di Narni. La tradizione vuole che sia stata edificata nel XII secolo sui resti di un tempio dedicato alla dea Minerva, tesi rafforzata dal fatto che in origine era consacrata alla Madonna e che assunse il nome di San Domenico soltanto nel 1304. La chiesa e il vicino convento furono requisiti dallo stato italiano nel 1867; in seguito passarono al comune e, dopo un restauro nei primi anni Duemila, oggi il complesso è usato come auditorium.

La facciata a capanna, provvista di un ampio finestrone, è stata rimaneggiata più volte durante i secoli. Il portale di ingresso, risalente all’epoca romanica, presenta una cornice di marmo ricca di bassorilievi raffiguranti motivi astratti, i busti dei dodici apostoli e l’ascensione in cielo di Alessandro Magno su un veicolo trainato da due grifoni. A fianco si erge la suggestiva torre campanaria.

L'interno, a tre navate divise da colonne a sostegno delle arcate a tutto sesto, è provvisto di affreschi tra cui la Crocifissione del Maestro della Dormitio e la Madonna fra i Santi Domenico e Tommaso della scuola di Pier Matteo d'Amelia. Ai lati delle navate si trovano le cappelle, tra cui quelle delle famiglie Gattamelata e Arca, mentre in fondo sta l’abside risalente al Seicento. I sotterranei della chiesa vennero sfruttati come carcere e camera delle torture dal Tribunale dell'inquisizione. 

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