La Corsa all'Anello

La passione dei Romani per Narni

Sarà stato per la posizione panoramica, per l'abbondanza di acque e boschi o per il buon cibo? Fatto sta che Narni fu scelta da molti patrizi romani per costruirvi le loro ville, vere e proprie case di villeggiatura spesso dotate di terme private.

La villa di Pompea Celerina nei pressi di Narni

Molti dei resti di queste sontuose abitazioni sono riemersi nel territorio narnese durante lavori di urbanizzazione e per scoperte fortuite. Di altre ne resta traccia sui libri e nei racconti di antichi storici. È il caso della villa di Pompea Celerina, ricca proprietaria terriera dell'Italia centrale che vantava diversi possedimenti in Umbria, fra Otricoli, Carsoli, Perugia e Narni. A testimoniarlo è una lettera scritta alla donna da Plinio il Giovane, che ne aveva sposato la figlia, e che appunto ricorda l'esistenza dell'edificio - provvisto anche di terme - nei pressi dell'allora porto fluviale di Nera Montoro, nel I secolo dopo Cristo.

Narni colonia romana 

Narni era diventata una colonia romana nel 299 a.C., quando fu ribattezzata con il nome di Narnia, poi utilizzato dallo scrittore C.S. Lewis per intitolare la celebre serie di romanzi fantasy 'Le cronache di Narnia'. A ricordare quell'epoca di splendore ci sono il ponte sul Nera fatto costruire dall'imperatore Augusto nel 27 a.C., i resti del cantiere navale ritrovato qualche anno fa nel paese di Stifone, il passaggio della via Flaminia, e anche la scelta di nominare proprio un narnese - Marco Cocceio Nerva - imperatore del popolo romano, dal 96 d.C. fino alla morte nel 98 d.C..


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