I protagonisti

La mummia egizia di Narni

Visitando il museo della Città e del territorio di Palazzo Eroli a Narni ci si imbatte, un po' a sorpresa, in un sarcofago che racchiude una mummia egizia. Forse quella di una ragazza nubiana che ispirò l'Aida di Giuseppe Verdi.

Il legame con l'Aida di Verdi Fra le chicche della sezione archeologica del Museo di Palazzo Eroli ci sono diversi reperti risalenti all'antichità, comprese le zanne di un Elephas Antiqus (il cosiddetto 'elefante dalle zanne dritte') e alcuni oggetti provenienti dall'Egitto. Questi ultimi, in particolare, vennero donati al Comune di Narni dallo studioso Edoardo Martinori, che ai primi del Novecento li aveva ritrovati nella necropoli di Edfu, sulle rive del Nilo. Fra loro c'era anche la mummia di una ventenne nubiana vissuta fra il II e il I sec. a.C., che secondo il critico d'arte Vittorio Sgarbi sarebbe il corpo della ragazza a cui Giuseppe Verdi s'ispirò per la sua Aida. A custodirne i resti è un sarcofago ligneo decorato appartenuto al sacerdote Ramose del tempio di Horo ad Edfu, scoperto dall'archeologo francese Auguste Mariette a metà Ottocento.

Storia o suggestioni?
Al mistero della giovane donna egizia è stato dedicato anche un fumetto intitolato 'Aida nel sarcofago di Ramose', basato sugli studi scientifici condotti dall’egittologa Edda Bresciani. Di lei si è parlato anche nel corso di 'Voyager', la trasmissione Rai condotta da Roberto Giacobbo, con una puntata tesa a scoprire le sue vere origini. Come e perchè la mummia della giovane nubiana è finita nel sarcofago del sacerdote egiziano? C'è qualche legame fra il nome di Ramose e quello di Radamès, il capitano delle Guardie protagonista dell'opera di Verdi? Domande che restano ancora senza risposta

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