Enogastronomia

Non c'è Pasqua senza la torta al formaggio

La cucina di Narni, un po' come quella del resto dell'Umbria è sempre molto saporita. Non può essere altrimenti anche in occasione della Pasqua, quando sulle tavole cittadine si fa colazione con capocollo, uova sode decorate e torta al formaggio.

Il rito della torta La colazione tradizionale di Pasqua può dirsi, a ragione, un toccasana per lo stomaco e per lo spirito. I suoi buonissimi ingredienti hanno un valore aggiunto, perchè molte famiglie portano a benedirli in chiesa, sotto gli occhi ingolositi del proprio parroco. Un rituale che si accompagna a quello della preparazione del suo elemento principale: la torta al formaggio. Oggi tanti preferiscono comprarla bell'e fatta, ma un tempo si iniziava a farla nel tardo pomeriggio del giovedì o del venerdì santo, fino all'alba del sabato, utilizzando le uova messe da parte durante la Quaresima.

Come prepararla Serve un recipiente abbastanza grande per mescolare 10 uova sbattute, 300 grammi di grana padano grattugiato, 125 grammi di lievito di birra sciolti in un bicchiere di latte tiepido e un bicchiere olio d’oliva. A questo composto, una volta amalgamato, si aggiungono 1200 grammi di farina di tipo 0, 300 grammi di groviera e 70 grammi di pecorino morbido a pezzetti: il tutto si lavora fino ad ottenere un impasto omogeneo, che va poi messo a lievitare in una teglia alta per almeno tre ore, senza dimenticare di coprirlo con un panno di telo. Finita la lievitazione, la torta si cuoce in forno a 180° per circa 40-60 minuti. Per capire quando è pronta, basta la prova stecchino!

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.