Storia

Santa Maria Impensole, la chiesa più antica di Narni

La Corsa all'Anello offre la possibilità di visitare angoli di Narni che nel resto dell'anno sono chiusi al pubblico. Fra di loro ci sono i sotterranei della chiesa romanica di Santa Maria Impensole, una delle più belle delle città.

Santa Maria e l'investitura dei cavalieri


La chiesa di Santa Maria Impensole ha un ruolo centrale nella Corsa. Qui infatti si tiene uno dei riti più importanti della rievocazione medievale per il terziere di Santa Maria: l'investitura dei cavalieri che si sfideranno con i rappresentanti degli altri terzieri per la vittoria della giostra equestre e la conquista dell'Anello. Una tradizione solenne, che vede i cavalieri ricevere la benedizione del parroco e il discorso del capo priore. Da qui, il corteo delle magistrature, dei nobili e delle dame parte alla volta del duomo di San Giovenale per il consueto dono di tre rose al patrono di Narni, in segno di devozione.

Le origini

Le prime notizie sulla costruzione dell'edificio risalgono all'VIII secolo, epoca in cui fu costruita la chiesa originaria, di cui è ancora visibile la struttura portante, poi trasformata in cripta nel XII secolo. La basilica attuale invece si data proprio a questo periodo, e precisamente al 1175, come si legge nell'architrave della porta centrale. Nata come luogo di culto benedettino, al tempo ospitava spesso le assemblee popolari o delle corporazioni delle arti e dei mestieri. Il nome di Impensole le deriva dalla scelta di costruirla in pendenza.

Tre portali d'ingresso


Una delle caratteristiche più suggestive della chiesa di Santa Maria Impensole è la sua atmosfera raccolta, un po' austera. La luce che filtra dalle piccole finestre illumina leggera le tre navate divise da due file di quattro colonne, affreschi del Quattrocento, l'altare in pietra e la statua lignea dell'Assunta (XVII secolo) al centro dell'abside. Un'atmosfera che si respira fin dall'ingresso, con tre portali decorati da fiori, tralci di vite e da quattro animali dall'alto valore simbolico: l'agnello, il leone, l'aquila, il pavone. Al centro campeggia una figura benedicente, che secondo vari studi è stata di volta in volta interpretata come immagine del Redentore o di San Benedetto.

I sotterranei

Non si può lasciare la chiesa senza aver visto i suoi sotterranei, che nascondono un edificio delll'VIII secolo, una tomba ad arcosoglio del VI secolo, due cisterne di età romana e tracce di archi che secondo alcuni archeologi dovrebbero essere i resti di un antico monastero benedettino.




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