Storia

Caterina e Lucia, le donne illustri di Narni

La maggior parte della storia di Narni racconta le imprese di uomini illustri in vari campi, dall'imperatore Cocceio Nerva al Gattamelata.Ma le donne non sono state da meno. Come la scrittrice Caterina Franceschi Ferrucci, prima corrispondente femminile dell'Accademia della Crusca, e Lucia Broccadelli, suora domenicana venerata come la Beata Lucia da Narni.

 

Caterina e l'Accademia della Crusca

Nell'Ottocento le donne letterate non erano poi molte, ma Caterina – nata Franceschi – ancora prima dei 20 anni era già diventata un'esperta latinista, ben conosciuta nelle cerchie accademiche. Tanto da essere citata anche da Giacomo Leopardi in una delle sue lettere. A darle ancora più forza nei suoi studi, se possibile, è il matrimonio con Michele Ferrucci, professore presso la Biblioteca di Bologna ed anche lui latinista. Nel 1847 pubblica il libro 'Della educazione morale della donna Italiana' e negli anni seguenti diversi scritti pedagogici e poesie, che ricevono critiche positive anche da Giosuè Carducci. Nel 1871 l'Accademia della Crusca la elegge Membro corrispondente, il primo di sesso femminile nella storia dell'istituzione. A ricordare la sua vita e le sue opere a Narni c'è persino una lapide, in via San Giuseppe, posata nel 1890, nel terzo anniversario della sua morte.

 

La Beata Lucia

Altrettanto famosa è la figura di Lucia Broccadelli, nata a Narni il 13 dicembre 1476 e beatificata nel 1710. Figlia del Camerlengo della città, secondo le storie che si raccontano sulla sua vita ebbe visioni di santi fin da piccola. Prima di diventare suora, per compiacere il volere della sua famiglia, si sposò ad un conte milanese: un matrimonio non voluto, ma che le permise di avere la disponibilità finanziaria per aiutare i più poveri. Dopo tre anni di vita coniugale, scappò dal marito per farsi suora, vivendo prima in un convento di Roma, poi a Viterbo, e quindi a Ferrara, dove fu nominata priora. Negli anni, anche grazie alla comparsa delle stimmate sulle sue mani, si diffuse praticamente in tutta Italia la fama della sua santità. Consigliera del duca di Ferrara, Ercole I d'Este, e fondatrice del monastero di Santa Caterina da Siena nella città estense fu dichiarata santa dalla Chiesa cattolica nel 1701. Le sue spoglie tornarono a Narni nel 1935 e da allora sono conservate nella cattedrale di San Giovenale. A lei sono intitolate l'Azienda pubblica di servizi alla persona Beata Lucia di Narni, attiva dal 1739 nel settore del sociale, e la biblioteca diocesana.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.