Narni e dintorni

Alla scoperta del Museo di Palazzo Eroli

Passeggiando per il centro storico di Narni, alle spalle del Palazzo Comunale, si arriva giusto davanti a Palazzo Eroli, oggi sede del Museo della città e del territorio. Fra le pieghe del percorso espositivo, tra reperti egizi, medievali e moderni si nascondono capolavori come l’Incoronazione della Vergine di Domenico Ghirlandaio e l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli.

 

 

Una mummia egizia a Narni - Il Museo di Palazzo Eroli comprende una sezione archeologica, dove sono conservati ed esposti reperti dalla preistoria all’epoca medievale, con tanto di zanne di Elephas Antiqus(il cosiddetto elefante dalle zanne dritte) e di testimonianze dell'antico Egitto. A donarle al Comune di Narni nel 1920 fu lo studioso Edoardo Martinori, che le aveva trovate nella necropoli di Edfu, sulle rive del Nilo. La mummia, una ventenne nubiana vissuta fra il II e il I sec. a.C. , secondo il critico d'arte Vittorio Sgarbi in realtà sarebbe il corpo della ragazza che ispirò l'Aida di Giuseppe Verdi. È custodita all'interno di un sarcofago ligneo decorato appartenuto al sacerdote Ramose del tempio di Horo ad Edfu, scoperto dall'archeologo francese Auguste Mariette a metà Ottocento.

 

Il Ghirlandaio e Gozzoli - La Pinacoteca racchiude una serie di opere datate dal 1300 al 1900: la coppa bronzea della Fontana di Piazza dei Priori del 1303, dipinti di Piermatteo d’Amelia, di Giovanni di Pietro detto 'lo Spagna', di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, di Antoniazzo Romano. Ma i due capolavori nascosti di Palazzo Eroli sono l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli e l’Incoronazione della Vergine di Domenico Ghirlandaio, entrambi risalenti alla metà del Quattrocento. La prima, l'opera che segna l'esordio del Gozzoli nella pittura, proviene dalla chiesa domenicana di Santa Maria Maggiore, a Narni, come testimoniano i 'cani neri' (Domini canes) presenti nel tappeto ai piedi della Vergine. Ispirato all’affresco del Beato Angelico del convento di San Marco a Firenze, il dipinto raffigura la Vergine Maria, sorpresa a leggere dall’arcangelo Gabriele venuto a darle l’annuncio della prossima maternità.

 

L'Incoronazione della Vergine – All'imponente opera di Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio, è dedicata una sala a parte, in un'esplosione di oro e luce. La pala d'altare di oltre tre metri per due commissionata nel 1486 dal cardinale e umanista Berardo Eroli fu realizzata dal pittore nella sua bottega di Firenze e racconta, oltre all'Incoronazione della Vergine da parte di Gesù, tre importanti storie religiose: le 'Stimmate di san Francesco' (a sinistra), il 'Cristo in pietà' (centro) ed il 'San Girolamo nel deserto'.

Foto dal web: turismonarni.it

 

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