Narni e dintorni

I ponti romani di Narni

Non saranno romantici come quelli di Madison County, ma anche i ponti di Narni hanno il loro fascino. Ce ne sono ben quattro, e sono tutti di epoca romana, costruiti al tempo dell'imperatore Augusto lungo l'antica Via Flaminia.

Il ponte di Augusto Il più conosciuto, e il più suggestivo, è il ponte di Augusto, eretto nel 27 a.C. sul fiume Nera. Talmente imponente – era lungo circa 160 metri per un'altezza di 30 – da essere stato ricordato nelle opere di tanti artisti illustri, come il pittore francese Camille Corot. Oggi, restano visibili parte della prima arcata e i grossi blocchi di travertino di due pilastri del ponte, danneggiato prima da un terremoto nell'847 e poi da un'alluvione, nel 1053.

Il ponte Caldaro Ci sono poche notizie certe sul ponte Caldaro, costruito a nord di Narni Scalo. Stando a quanto si può vedere adesso, sebbene si trovi a cavallo del modesto torrente omonimo, sulla Flaminia verso Carsulae, fu costruito dai Romani senza badare a spese. Lungo oltre 74 metri e largo quasi 8, senza nulla da invidiare al ponte di Augusto quanto a maestosità. Talmente ben fatto che fu letteralmente inglobato nella strada dell'Asse fra Roma e Berlino, all'epoca del Fascismo-Nazismo. Poi danneggiato dallo scoppio di una mina alla fine della seconda guerra mondiale, e infine dimenticato. Ma vale la pena avventurarsi sulla statale Tiberina per vederlo.

Ponte Calamone Risale all'età augustea anche ponte Calamone, edificato sopra al fosso che gli da il nome. Della costruzione originaria restano uno dei due fornici, il pilone centrale e la maggior parte della muratura agli argini, in opus quadratum.

Ponte Cardona L'ultimo ponte di questo itinerario è il Cardona, su cui ricade il centro geografico della Penisola, secondo i rilievi dell'Istituto geografico militare di Firenze. Di epoca romana, è parte integrante della Formina, acquedotto che portò l'acqua potabile a Narni fino agli inizi del '900. Per raggiungerlo basta seguire il sentiero che comincia nelle vicinanze dell'ex ristorante 'Il Montagnone', fra querce secolari e lecci. Ben presto ci si trova con i piedi proprio sopra il manufatto romano e davanti al ponte, realizzato ad un solo arco a tutto sesto in opera quadrata con conci di travertino.

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