Storia

Nuove scoperte a Narni sotterranea

Il sito di Narni sotterranea dall'11 luglio 2017 si arricchisce di una ricostruzione virtuale della chiesa di San Michele Arcangelo e di una pavimentazione vetrata sopra lo scavo archeologico, grazie alle donazioni dei suoi visitatori. 

La storia di Santa Maria della Rupe di Narni 

A 40 anni dalla sua, casuale, scoperta il sito archeologico di Narni sotterranea non smette di regalare sorprese e di arricchirsi di nuove possibilità di fruizione. Grazie alle donazioni di alcuni visitatori, e in primis del messicano Luis Apperti, dall'11 luglio 2017 è possibile compiere un vero e proprio viaggio nella storia di questo luogo, con una ricostruzione virtuale dei cambiamenti subiti nel corso dei secoli dalla chiesa ipogea di San Michele Arcangelo, ora intitolata a Santa Maria della Rupe, e dei suoi affreschi. Ma le novità non finiscono qui! Grazie al fundraising 'La storia sotto vetro', si potrà ammirare e osservare nel dettaglio lo scavo archeologico della chiesa, attraverso una pavimentazione vetrata. 

40 anni di Narni sotterranea 

Riscoperta alla fine degli anni Settanta da un gruppo di giovani speleologi, la chiesa di San Michele Arcangelo, risalente al XII secolo, è il cuore di un sito che comprende gli ambienti ipogei dell’ex convento domenicano di Santa Maria Maggiore, l’acquedotto romano della Formina, una ‘Stanza dei tormenti’ utilizzata dal tribunale ecclesiastico del Santo Uffizio fra il Seicento e l'Ottocento per gli interrogatori e le celle dei prigionieri, con i muri ricoperti da arcani graffiti. Da queste stanze il percorso risale verso l'abside dell'antica chiesa di Santa Maria Maggiore, un tempo Cattedrale di Narni e ora sede dell'auditorium di San Domenico. Il sito è accessibile - anche ai portatori di handicap - solo con visite guidate nei giorni e negli orari indicati, oppure su prenotazione.

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