La Corsa all'Anello

Narni, una via per il fondatore della Corsa all'anello

Il legame di Narni con la Corsa all'anello si fa sempre più forte: la città dedica una strada a Gino Cotini, il sacerdote ispiratore della festa medievale.

Uomini illustri
Molte strade di Narni, nella zona di Narni Scalo soprattutto, portano il nome di grandi attori e registi - da Luigi Comencini ad Aldo Fabrizi - in omaggio ad una manifestazione che dal 1995 ogni estate ripropone le più belle pellicole italiane uscite dal dopoguerra in poi: 'Le vie del cinema – Rassegna del film restaurato'. Presto, fra i toponimi illustri della città ci sarà anche monsignor Gino Cotini, sacerdote, archivista, scrittore, partigiano durante la seconda guerra mondiale, e grande studioso degli statuti comunali di Narni del 1371. Fu proprio lui a proporre di riportare in vita l'epoca medievale promuovendo, nel maggio del 1969, la prima edizione moderna della Corsa all’anello.


La storia di Don Gino Diventato sacerdote nel 1940, a 23 anni, Cotini entra presto nelle file del nucleo della Resistenza di Configni, nelle vicinanze di Rieti, nascondendo nella casa parrocchiale diversi partigiani e riuscendo ad impedire ai tedeschi di deportare gli abitanti del paese. Un merito che alla fine della guerra gli vale la nomina a presidente del Comitato di liberazione nazionale locale. Torna a Narni, sua città natale, nel 1952, prima come insegnante del seminario poi come canonico della cattedrale e infine come parroco della chiesa di Sant’Agostino, dove rimane fino al 1985 e fa avviare importanti restauri. Nel frattempo si occupa del primo riordino dell'archivio storico diocesano e scrive la 'Guida Turistica della città e territorio di Narni', pubblicata negli anni Settanta. Una 'chicca' che vale la pena sfogliare, anche grazie alla divertente appendice sul dialetto narnese.

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